lunedì 25 febbraio 2008

Basta con l'ipocrisia demagogica di sinistra

«Desidero porgerLe le mie piu' sincere congratulazioni, con l'auspicio che sotto la sua guida Cuba possa intraprendere con la necessaria determinazione un cammino capace di conciliare le conquiste sociali della Rivoluzione con la necessita' di rispettare i diritti individuali e di rendere concretamente operanti i principi del pluralismo». E' ciò che il ministro degli Affari Esteri D'Alema auspica per Cuba per il dopo Castro, lo riporta una notizia Ansa.

Ma finiamola una volta per tutte: ma quali sono le conquiste sociali della rivoluzione? La tessera del partito per acquistare i beni di prima necessità? La mancanza dei diritti civili? L'aver fatto diventare l'isola caraibica un bordello dove arrivano flotte di turisti uomini pronti a comprarsi con pochi dollari l'amore di qualche donna disperata?
D'altro canto è quello che è sempre successo in tutti i paesi dell'est dove hanno governato i regimi comunisti. Ma quando finirà tutta questa ipocrisia demagogica di sinistra? Il popolo cubano ne ha le tasche piene del suo Leader Maximo e della rivoluzione, che di fatto hanno generato soltanto miseria e repressione. Andate a Cuba, ma non nei villaggi allestiti per turisti, in cui non manca niente. Andate tra il popolo, proprio tra la gente comune per capire i danni che il comunismo è stato in grado di originare.

L'associazione contro la pena di morte Nessuno tocchi Caino, sostiene che non si è mai voluto minimamente tener conto della realtà cubana e dei misfatti compiuti dal dittatore di più lungo corso al mondo, e che la Perla dei Caraibi non è tutta sole, mare e sabbia, ma anche un'isola galera con tanto di centri per la rieducazione.
E se volete saperne veramente di più visitate cubaitalia.org

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