I pacifisti amanti del “Che” latitano, così come si è eclissato il popolo delle bandierine iridate. E’ ovvio: a massacrare sono i loro amici “rossi”, i nipotini di Mao, quelli della rivoluzione culturale, non gli odiati yankee o qualche israeliano nella striscia di Gaza. Certo: Bertinotti, Diliberto e l’Alfonso Pecoraio, il verde che ha lasciato Napoli e dintorni nell’immondizia, sono presi dalle elezioni per sconfiggere il “terribile” Cavaliere e la destra italiana, quindi i monaci tibetani possono morire nell’indifferenza generale: vergognatevi una buona volta!
martedì 18 marzo 2008
I comunisti possono trucidare
Pubblicato da
L'Osservatore Nostrano
Etichette: Cina, repressione, Tibet
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3 commenti:
puniamoli economicamente, e sosteniamo questa petizione che chiede ad Apple di lasciare il paese:
http://www.petitiononline.com/it342522/petition.html
Ma che tristezza...se il concetto è lo stesso allora tu avresti dovuto indignarti allo stesso modo per l'Irak. Sei della stessa pasta:ti indigni a seconda di chi trucida.Riflettici,ciao.Jed
Hai ragione che tristezza nel vedere che non hai ancora capito che gli Usa sono andati a liberare un popolo da una dittatura, mentre la Cina COMUNISTA reprime un popolo che vuole essere libero: prima di scrivere commenti idioti riflettici su. Per evitarti altre brutte figure.
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